Yes We Radio è già boom di ascolti!
Partenza sprint per i programmi radiofonici trasmessi in diretta su www.yesweradio.it, buoni gli ascolti nei primi due giorni di programmazione. Abbiamo intervistato Francesco Recchia, Caterina Quarato e Vito Fusillo, co-fondatori di Yes We Radio.
Come si sono svolte le registrazioni della puntata pilota di ciascun programma? Quali emozioni hanno provato i giovani protagonisti?
La registrazione delle puntate pilota – risponde Francesco Recchia, direttore di YWR - ci è servita per tastare in maniera concreta sia l’attrezzatura che la resa dei vari programmi, consci del fatto che lanciare un gruppo di ragazzi giovani e inesperti – con tutti i pro e i contro che può comportare una diretta radiofonica – era forse emotivamente troppo per loro. Abbiamo perciò preferito lasciare che i ragazzi prendessero dimestichezza con la loro timidezza e con la loro euforia, potendosi fermare se rimasti senza parole o ricominciando da zero per una battuta sbagliata. Dobbiamo però dire che i ragazzi si sono mostrati molto preparati e all’altezza della situazione, in grado di gestire perfettamente i tempi tecnici o affrontando in maniera molto positiva gli intoppi che inevitabilmente abbiamo dovuto affrontare, come per esempio il continuo rinvio della data di partenza.
Riguardo il palinsesto quali argomenti saranno trattati?
Abbiamo all’incirca una quindicina di programmi – ci spiega Vito Fusillo, coordinatore di YWR - la maggior parte dei quali accomunati da tematiche di approfondimento musicale. Ma non mancheranno programmi di letteratura e cultura, sport e commento calcistico, talk sulle più disparate e insolite curiosità. È insomma un palinsesto tutto da seguire e siamo orgogliosi di averlo raggiunto in così poco tempo.
Per sostenere le spese vi autofinanziate. In che modo?
Quando abbiamo cominciato – continua Vito Fusillo - eravamo consapevoli (noi e i ragazzi diventati adesso giovani speakers) che il nostro impegno non sarebbe stato soltanto meramente intellettuale, ma anche economico. Senza neanche partire abbiamo dovuto affrontare tutta una serie di spese che sembrano superflue, ma che purtroppo - o per fortuna, per certi versi - sono essenziali: abbonamento a Spreaker, la piattaforma digitale che ci consente di pubblicare sul web le tracce audio delle trasmissioni; l’oneroso costo della Siae; costruzione del sito e tutta una serie di piccole strumentazioni tecniche necessarie per completare la sala di registrazione, messa a disposizione dai Laboratori Urbani G.lan che accoglie e promuove la nostra attività. Sala, peraltro, che i ragazzi stanno procedendo ad allestire, riciclando e riutilizzando materiale già in possesso, facendo affidamento sul cosiddetto “costo zero” o attingendo al fondo cassa creato con il contributo che ciascun speaker dona mensilmente alla radio e che per il primo palinsesto è pari a 5€.
Quali sono le vostre aspettative?
Ci aspettiamo – ci spiega Francesco Recchia - che chiunque riesca ad apprezzare e valorizzare al meglio l’infinita volontà di tutti i ragazzi che, seppur giovanissimi, si sono messi in gioco con una vitalità e una preparazione straordinaria. Auspichiamo che sempre più gente possa avvicinarsi alla radio e ritrovi in essa un luogo di aggregazione e di scambio sociale e culturale. Comunicare al giorno d’oggi è fondamentale. Trarremo comunque ulteriori considerazioni alla fine del primo palinsesto. Al momento, incrociamo le dita e attendiamo fiduciosi l’arrivo di maggio.
Avete annunciato la data di avvio solo poche ore prima della diretta. Perché?
Pare che le decisioni migliori siano quelle prese senza pensarci troppo - afferma Caterina Quarato, coordinatore di YWR. E’ per questo che con un colpo di scena e anche con poco tempo a disposizione per far rimbalzare la voce, abbiamo deciso di dar vita a Yes We Radio domenica 8 marzo. E’ stata proprio la voce di Francesco Recchia, direttore di Yes We Radio, a trasmettere per la prima volta sul nostro canale Spreaker con una sorta di messaggio alla Nazione e un paio di minuti dopo è partita la prima vera e propria diretta radiofonica dei tre campanili. Un’emozione unica e impagabile, che noi tutti porteremo sempre nel cuore.